Il disastro ecologico del Salton Lake
Un recente post apparso sull’Ansa sul disastro ecologico del Salton Lake, ha riportato d’attualita’ l’estrema fragilita’ dei sistemi lacustri, anche se di notevoli dimensioni.
Con la mente non si puo’ non andare agli immani disatri ecologici come quello del Mar d’Aral o come quello in atto al lago Chad tanto per fare due esempi ormai ben noti.
Se per questi ultimi due si tratta pero’ di siuazioni che ci appaiono estranee in quanto situati in paesi remoti e ogettivamente in differenti condizioni socio -economiche, l’esempio del Salton Lake, posto in una delle regioni piu’ ricche ed avanzate del mondo, la California, non ci puo’ che far riflettere.
I paesaggi spettrali che vediamo nelle foto ormai a portata di click per chiunque e l’evidente stridore con le cartoline degli anni cinquanta e sessanta che ne reclamizzavano l’aspetto turistico avanzato rimandano nell’immaginario ad una cinematografia post apocalittica piu’ che a un disastro ecologico.
Eppure l’apparente impotenza dell’uomo moderno che progetta di "terraformare" Marte in un futuro neanche tanto lontano, sembra legata piu’ ad una volonta’ politica ed economica piuttosto che a porblematiche tecniche.
In Italia il recupero del lago di Varese costituisce un esempio, seppure in scala ridotta, di quanto si puo’ oggettivamente fare per recuperare ecosistemi importantissimi anche sotto il profilo socio - culturale. Se le guerre dell’acqua paventate da molti ambientalisti ed evocate da qualche rapporto dell’Onu e della Cia di difficile verificabilita’ sembravano meri esercizi giornalistici per rotocalchi estivi i vari report che provengono dal mondo ci mettono di fronte ad una dura realta’.
Sapremo rispondere a questa sfida epocale del nostro tempo in maniera razionale ma soprattutto efficace, come ci chiedono non solo gli "addetti ai lavori" ma addirittura autorita’ morali quale il Papa preoccupate dalla china che stiamo discendendo ?