Si tratta dell’ennesimo e poco conosciuto bacino artificiale del Lazio. Questo lago infatti, il più meridionale dell’intera provincia di Frosinone, nasce da uno sbarramento di alcuni corsi d’acqua provenienti dal monte Costa S. Pietro (1416 mt.) facente parte della catena dei Monti della Meta, ai margini della parte laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo. Si tratta di un bacino artificiale che si trova tra le 2 cittadine di S. Biagio Saracinisco e la Selva, con dimensioni affatto trascurabili, quasi 5000 mt. di lunghezza per 150 mt. di larghezza e una profondità che arriva a raggiungere 5 mt. Ha anche un emissario, il Rio Schiavonara. Conosciuto nella zona anche col nome di lago di Cardito (dalla omonima cittadina nelle vicinanze) il lago ha delle acque limpidissime, tanto che, nonostante il divieto di balneazione imposto dall’Enel, proprietaria del bacino, ogni estate moltissime persone del luogo vi cercano refrigerio trasformandolo in una vera e propria spiaggia. Le rive dominate dal massiccio del M.te Selvapiana (1571 mt.) sono nel complesso tipiche del lago artificiale (cioè quasi spoglie e con molte insenature) e forse non all’altezza dello splendido paesaggio circostante anche se alcune piantate fanno sperare in un lontano futuro di cambiamento.